Da un punto di vista organizzativo, poter sviluppare protocolli riabilitativi in telemedicina asincroni consentirebbe di supportare il paziente nel proprio lavoro autonomo a casa, coinvolgendo però meno professionisti. Un obiettivo di sostenibilità dei sistemi sanitari, che si trovano ad affrontare spesso una forte riduzione degli operatori e dei clinici, a fronte di una continua crescita della domanda di assistenza. Ecco allora che uno studio randomizzato della Marmara University, in Turchia, mette a confronto la teleriabilitazione asincrona con quella sincrona, nel trattamento riabilitativo di pazienti affetti da fibromialgia.

Lo studio

Associata a dolori muscolari diffusi, difficoltà nel sonno, affaticamento e problemi di concentrazione e memoria, la fibromialgia è una patologia cronica invalidante che colpisce in Italia tra il 2% e il 4% della popolazione, soprattutto donne in età fertile e lavorativa. L’iter terapeutico per questa patologia è multidisciplinare e comprende tanto l’uso di farmaci, come miorilassanti, analgesici e antidepressivi, e l’introduzione di abitudini che facilitano la gestione della malattia nel lungo periodo, come controllo del peso corporeo, miglioramento del sonno e attività fisica regolare. Qui rientrano protocolli mirati al paziente specifico e alle sue esigenze.

Il team turco ha quindi arruolato 66 pazienti con fibromialgia, 33 inserite nel gruppo di studio, che hanno ricevuto un protocollo fisioterapico da seguire su una app, in maniera asincrona, e 33 nel gruppo di controllo, seguite invece a distanza con videoconferenze sincrone. Per tutte, il periodo di trattamento è stato di 8 settimane. Gli outcome presi in considerazione sono stati: il dolore, le limitazioni funzionali, la presenza di ansia e depressione, la capacità funzionale, la forza muscolare e la qualità di vita legata alla salute. Tutte le variabili sono state misurate a 4 settimane e poi alla fine del percorso.

Le due modalità sembrano ugualmente efficaci

Il risultato più interessante di questo lavoro è che entrambi gli approcci portano a esiti simili nei pazienti coinvolti. Ciò suggerisce che una teleriabilitazione asincrona, certamente anche più economica e accessibile, può supportare i pazienti con fibromialgia nel mantenimento della forza e della funzionalità muscolare, di fatto alleviando anche il dolore e migliorando la qualità di vita relativa alla salute. Servono ora ulteriori studi per approfondire la questione.

Fonte: Timurtaş, E., Hüzmeli, İ., Demirbüken, İ. et al. Clinical outcomes of asynchronous telerehabilitation through a mobile app are equivalent to synchronous telerehabilitation in patients with fibromyalgia: a randomized control study. BMC Musculoskelet Disord 26, 118 (2025). https://doi.org/10.1186/s12891-025-08377-6