Ogni anno in Italia vengono effettuate circa 15 mila nuove amputazioni a carico degli arti inferiori. Nella maggioranza dei casi i pazienti sono soggetti anziani con diabete o problemi vascolari, ma possono essere anche persone di mezza età colpite da un incidente lavorativo e giovani coinvolti in incidenti stradali o di altro genere.
La letteratura ci dice che il paziente amputato può sviluppare una serie di disabilità aggiuntive, tra le quali la lombalgia e la sindrome dell’arto fantasma. Un recente team di ricerca polacco si è chiesto se lo sport adattivo possa ridurre il rischio di sviluppare questi disturbi.
Pubblicato sulla rivista Medicina, lo studio è stato condotto dalla Facoltà di Scienze della Salute e dal Dipartimento di Biomeccanica e Chinesiologia del Jagiellonian University Medical College di Cracovia. Si tratta di uno studio che ha coinvolto solo 30 pazienti, ma fornisce alcune interessanti osservazioni che vale la pena di approfondire.
Le caratteristiche prese in considerazione
I partecipanti allo studio sono uomini con amputazione dell’arto inferiore, dei quali 15 impegnati in uno sport adattivo, in particolare il football. In questo gruppo la causa principale dell’amputazione è di origine traumatica, mentre nel gruppo di controllo, formato dai pazienti che non praticano sport, si hanno un 33% di amputazioni causate da problemi vascolari e un 33% da trauma.
Gli autori hanno considerato gli sportivi come gruppo di studio e gli altri partecipanti come gruppo di controllo. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a una serie di test e questionari per valutarne la funzionalità motoria e l’intensità dolorosa.
In particolare, per la valutazione del dolore è stata usata una scala analogica visuale, mentre per l’identificazione del grado di disabilità è stato scelto l’Oswestry Disability Index.
La funzione motoria è stata, invece, misurata con l’Amputee Mobility Predictor. I dati così ottenuti sono stati analizzati con vari strumenti statistici, come il t-test, il Mann–Whitney U test, il coefficiente di correlazione e l’analisi di covarianza.
Lombalgia e arto fantasma nei pazienti che praticano sport
Le analisi statistiche permettono di evidenziare alcune interessanti differenze tra i due gruppi. In particolare, la percentuale di soggetti che soffrono di lombalogia è decisamente inferiore nel gruppo di atleti rispetto che nell’altro, un 33,3% contro un 86,7%.
Evidente la differenza anche per quanto riguarda lo score di disabilità, pari a 3 negli atleti e a 10 negli altri partecipanti.
Per quanto riguarda la sindrome dell’arto fantasma, le differenze non sono così significative: è stata, infatti, riportata dal 53,3% dei pazienti sportivi, contro il 66,7% di quelli di controllo.
Gli autori concludono che la pratica del football, sport preso in considerazione, riduce certamente il rischio di sviluppare mal di schiena.
Fonte: Jóźwik A, Wnuk-Scardaccione A, Bilski J. Comparative Analysis of Lower Back Pain and Phantom Pain in Unilateral Lower Limb Amputees: A Study on Amputee Football Players vs. Non-Athletes. Medicina (Kaunas). 2024 Dec 12;60(12):2047. doi: 10.3390/medicina60122047. PMID: 39768926; PMCID: PMC11678249.