L‘intervento artroscopico è da tempo considerato la scelta migliore per riparare lesioni a tutto spessore della cuffia dei rotatori: grazie alla sua bassa invasività, riduce dolore e perdite ematiche, favorendo un recupero più rapido. Inoltre, questa tecnica permette di vedere meglio alcuni tendini, come il sottoscapolare, facilitandone la riparazione. Tuttavia, il tasso di recidiva della rottura può essere anche molto alto nei pazienti trattati con artroscopia, variando tra il 10% e il 90% a seconda anche dell’età e della qualità dei tessuti.
Un altro fattore di rischio di recidiva è proprio la dimensione della lesione tendinea, il che significa che lesioni complete hanno un rischio maggiore di non guarire completamente.
Un recente studio statunitense presenta i dati a lungo termine ottenuti su pazienti sportivi trattati per lesione completa della cuffia dei rotatori con un intervento artroscopico, con un follow up medio di 9 anni.
Al momento dell’intervento i pazienti avevano tutti meno di 30 anni. Scopo dello studio è stato verificare il tasso di recidiva in questi pazienti e la qualità del ritorno allo sport.
Occorre considerare che, in alcuni casi, l’intervento artroscopico non porta ai risultati sperati, non riuscendo a ristabilire la forza originaria della spalla: un problema se si pratica uno sport di lancio, per esempio.
Esiti buoni nella maggior parte dei pazienti
Pubblicato sulla rivista Shoulder Elbow, lo studio in questione ha coinvolto 32 pazienti, tutti trattati presso un unico centro OrthoCarolina di Charlotte, nel Nord Carolina. Gli autori hanno tenuto in considerazione le complicanze manifestatesi in questi pazienti, le necessità di un secondo intervento e il tasso di ritorno allo sport.
Ecco i risultati presentati: la maggior parte dei pazienti, ovvero il 78,6%, è tornato a praticare sport in media entro 6 mesi e mezzo dall’intervento, periodo in linea con quanto indicato dalla letteratura. Rispettare i tempi di guarigione dei tessuti tendinei è, infatti, essenziale per ridurre il rischio di recidiva.
Dei 32 pazienti coinvolti, solo il 25% è tornato a praticare sport agli stessi livelli pre-lesione. Per quanto riguarda i sintomi alla spalla, nel 15,6% dei casi si è manifestata rigidità, mentre nel 12,5% un persistente dolore post-operatorio. L’intervento non ha avuto successo solo in 3 pazienti, icon un recidiva che è stata completa in 2 casi e parziale in 1 caso.
Infine, il team di ricerca ha evidenziato 4 casi sottoposti a un secondo intervento, in media dopo 8,7 mesi dal primo, e 2 casi che hanno necessitano di una revisione. Nel complesso, comunque, il ricercatori considerano promettenti questi risultati.
Allo studio hanno partecipato diversi istituti: il Centro di Medicina dello Sport e l’Istituto di Ricerca di OrthoCarolina e Atrium Health – Musculoskeletal Institute, tutti di Charlotte; il Dipartimento di Chirurgia Ortopedica dell’Indiana University School of Medicine e la clinica di medicina dello sport IU Health Physicians Orthopedics & Sports Medicine di Indianapolis, in Indiana.
Fonte: Ifarraguerri AM, Berk AN, Gachigi KK, Collins MS, Dib A, Siparsky P, Schiffern S, Hamid N, Martin A, Saltzman BM. Full-thickness arthroscopic rotator cuff repair demonstrates low repair failure rates and high return to sport rates in patients aged 30 years and under at 9-year follow-up: A single-center case series. Shoulder Elbow. 2025 Jan 12:17585732241312192. doi: 10.1177/17585732241312192. Epub ahead of print. PMID: 39811680; PMCID: PMC11726496.