Seoul National University Hospital, Dongguk University Ilsan Hospital e Seoul National University College of Medicine sono i protagonisti di una ricerca recentemente pubblicata su Knee Surgery & Related Research relativa alle infezioni periprotesiche in pazienti sottoposti a revisione di protesi di ginocchio in due stadi.
In particolare, gli autori vogliono individuare i fattori di rischio associati a questa complicanza. Da letteratura l’infezione periprotesica è l’evento avverso più frequente nei pazienti sottoposti ad artroplastica primaria di ginocchio, con una incidenza compresa tra l’1% e il 2%.
Il percorso terapeutico più utilizzato richiede due fasi, ovvero l’eliminazione della protesi con inserimento di un cemento caricato di antibiotici, seguita da una terapia antibiotica sistemica; solo successivamente si prosegue con un secondo impianto.
Purtroppo in alcuni casi il percorso fallisce e il paziente sviluppa una nuova infezione periprotesica. Ciò determina un aumento dei costi sociosanitari, anche perché il trattamento in due fasi sopra descritto perde di efficacia a ogni ripetizione.
Lo studio
Per individuare i fattori di rischio associati a una seconda infezione periprotesica, gli autori hanno allestito uno studio retrospettivo su 65 ginocchia, 15 delle quali hanno visto fallire il primo trattamento in due stadi per l’infezione sviluppata sulla protesi primaria.
Andando a confrontare le caratteristiche sociodemografiche e cliniche dei due gruppi di pazienti, oltre che gli esiti di alcuni esami di laboratorio, gli autori hanno visto emergere alcuni significativi fattori di rischio: alti livelli plasmatici di velocità di sedimentazione degli eritrociti (VES) e il mix di batteri patogeni che ha indotto l’infezione periprotesica stessa.
Inoltre, il rischio aumenta se l’intervento condotto è una revisione, piuttosto che un’artroplastica di ginocchio primaria. Lo studio individua anche un cut-off per i valori di VES pari a 75.8 mm/h: al di sopra di questo valore, la probabilità che il paziente sviluppi nuovamente infezione peri-protesica aumenta. Per quanto riguarda i ceppi patogeni, i mix più pericolosi sono quelli che contengono tanto batteri Gram +, quanto Gram -.
Il significato clinico dello studio
Il lavoro del team sud coreano offre alcune indicazioni per stratificare la popolazione di pazienti sottoposti a revisione protesica di ginocchio per infezione periprotesica tra quelli a maggiore e minor rischio di incorrere in una seconda infezione. I primi potranno essere sottoposti a controlli maggiori, atti a individuare l’eventuale infezione ai suoi esordi, così da poter procedere precocemente. Nel tempo si potranno sviluppare ulteriori strategie per ridurre il rischio di una seconda infezione periprotesica, favorendo il successo dell’intervento e aumentando il benessere del paziente. Inoltre, si potrebbero ridurre i costi sanitari.
Fonte: Lee DW, Han HS, Ro DH. Risk factors of recurrent periprosthetic joint infection of the knee after two-stage reimplantation. Knee Surg Relat Res. 2025 Jan 14;37(1):4. doi: 10.1186/s43019-025-00258-5. PMID: 39810251; PMCID: PMC11731532.