Piede piatto: sensore indossabile dice qual è il plantare migliore

Meglio un plantare piatto con cuscinetto o uno con supporto dell’arco plantare? In uno studio giapponese la valutazione è stata fatta con un nuovo sensore indossabile, inserito nei plantari stessi.

Il piede piatto è una malformazione del piede molto diffusa nella popolazione, anche se nella maggior parte dei casi rimane silente, non dando sintomatologia dolorosa. La presenza di piede piatto resta tuttavia una condizione che predispone allo sviluppo di altre patologie del piede, come la fascite plantare.

Nei casi sintomatici, quando il paziente provi dolore al passo e abbia dei deficit funzionali, si può utilizzare per esempio un plantare con cuneo laterale che va a correggere la pronazione durante il passo, oppure un plantare con cuscinetto, che va ad assorbire l’impatto del passo. Per poter realizzare dei plantari efficaci sarebbe però utile valutare la biomeccanica del passo del soggetto e anche l’effetto che il plantare potrebbe avere.

Studi in letteratura valutano questo effetto, di solito utilizzando una gait analisys in laboratorio: ciò significa che lo studio viene effettuato su un percorso ridotto, ma non solo.
Significa anche che non tutti gli ambulatori possono effettuare questa valutazione, perché non tutti hanno un dispositivo per effettuare la gait analisys.
Per ovviare a questa situazione, un team di ricerca giapponese ha sviluppato un nuovo plantare con sensore incorporato che, senza ridurre il comfort del paziente, riesce a valutare la biomeccanica del piede. Il sistema è presentato su Gait & Posture.

Come è fatto il nuovo dispositivo?

Il plantare realizzato dal team giapponese incorpora un accelerometro e un giroscopio a tre assi che vanno a misurare i parametri del passo, inviandoli direttamente tramite cloud a uno smartphone e rendendoli quindi subito visibili. Ma non solo. I dati vengono valutati da una dashboard basata sul web.

In particolare il dispositivo è in grado di misurare: la velocità del passo, la lunghezza del passo, l’angolo di picco della pianta del piede in dorsiflessione e in plantarflessione; l’altezza del passo; la circunduzione; l’angolo di convergenza/uscita durante la camminata.

Una volta individuati i pazienti da inserire nello studio, 33 per 61 piedi piatti, il team ha selezionato anche i tipi di plantare da testare con il dispositivo. Ne ha scelti tre, tutti prefabbricati: un plantare con supporto dell’arco e cuscinetto; un plantare con cuscinetto; un plantare di controllo. Vediamo i risultati ottenuti.

Sostegno dell’arco plantare, ma con cuscinetto

Le misurazioni effettuate durante l’indossamento dei plantari dotati del nuovo device si sono concentrate tanto sul dolore percepito e sul comfort, quanto sui dati registrati dal device stesso ed elencati prima.

Gli autori hanno potuto osservare una riduzione significativa del picco della pianta del piede in plantarflessione nei pazienti che hanno utilizzato un plantare con supporto dell’arco, rispetto a quelli che hanno indossato il plantare piatto, che fosse di controllo o con cuscinetto. Lo stesso si può dire per il comfort che è maggior con un arco sostenuto.

Lo studio mette, inoltre, in evidenza un parametro che consente di prevedere il comfort del piede con un plantare: l’altezza del passo. Questo parametro potrebbe quindi essere usato per capire quale plantare è migliore per un paziente con piede piatto, tenendo conto del fatto che migliorare il comfort è importante quanto migliorare la funzione del passo.

Lo studio è stato condotto dai Dipartimenti di Chirurgia Ortopedica dell’Università di Tokyo e del Teikyo University Mizonokuchi Hospital di Kanagawa.

Lo studio: Kasai T, Orito E, Furukawa A, Kobata T, Yasui T. Smart insole-based analysis of gait biomechanics for insoles in patients with flatfoot. Gait Posture. 2024 Aug 27;114:42-47. doi: 10.1016/j.gaitpost.2024.08.074. Epub ahead of print. PMID: 39236421