Creatina nell’invecchiamento e forza muscolare

La salute muscolare è un requisito importante per un invecchiamento attivo, anche perché una muscolatura forte protegge da condizioni dolorose tipiche dell’età, come per esempio l’artrosi: per questo il tema dovrebbe interessare non solo gli ortopedici, ma anche i geriatri.

BMC Musculoskeletal Disorders pubblica uno studio dell’Ospedale di Medicina Tradizionale Cinese di Jiaxing inerente la creatina, una sostanza già utilizzata come integratore alimentare negli sportivi per migliorare le performance muscolari e i tempi di recupero.

La domanda che si pone il team di ricerca è se questa molecola possa portare vantaggio anche agli anziani. Lo strumento scelto dagli autori è un’analisi di randomizzazione mendeliana, con la quale valutare effetti geneticamente determinati che, quindi, durano tutta la vita.

Lo studio analizza dati contenuti in un database preesistente, il GWAS database, che contiene statistiche inerenti soggetti over 60 su diverse condizioni muscoloscheletriche, dall’artrosi all’artrite reumatoide, dall’osteoporosi alla densità ossea, per arrivare ai livelli di calcio e alla forza di presa della mano. Il database fornisce indicazioni anche sui livelli di creatina dei soggetti coinvolti.

Metodo di lavoro

Gli autori hanno scelto di studiare l’esistenza di eventuali relazioni causali tra i livelli di creatina di un soggetto e la presenza di artrosi, artrite reumatoide, osteoporosi, livelli di fosfatasi alcalina dell’osso, densità ossea, livelli di calcio nel sangue e forza di presa della mano. Il campione preso in esame dai ricercatori è di 7,822 persone, di età dai 60 anni in poi.

Le possibili relazioni sono state studiate con il metodo della ponderazione inversa della varianza, il peso delle mediane e tecniche mode-based. Vediamo quali risultati sono stati individuati. Il primo riguarda una relazione inversa tra livelli di creatina e bassa forza di presa della mano: al crescere della creatina si osserva una maggior forza di presa.

Questo risultato suggerisce che la supplementazione con creatina possa proteggere dal rischio di presa debole. Gli autori non trovano invece relazione tra i livelli di creatina e variabili più legata alla salute delle ossa, a suggerire che questa molecola abbia un impatto sulla componente muscolare dell’apparato.

Gli autori sottolineano però l’importanza di condurre ulteriori studi per confermare il valore degli spunti offerti da quello presente.
In letteratura esistono già lavori che indicano la creatina come un integratore importante nell’anziano, capace di migliorarne la resistenza alla fatica, aumentare la forza muscolare e migliorare le prestazioni delle attività quotidiane, tutti aspetti che favoriscono un invecchiamento attivo. Uno degli obiettivi prefissati anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Unione Europea, che all’invecchiamento ha da tempo dedicato il progetto Healthy Aging.

Lo studio: Hong, M., Wang, J., Jin, L. et al. The impact of creatine levels on musculoskeletal health in the elderly: a mendelian randomization analysis. BMC Musculoskelet Disord 25, 1004 (2024). https://doi.org/10.1186/s12891-024-08140-3

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