Pubblicato su “Spine” uno studio che mette a confronto gli esiti di una chrurgia robot assistita con una condotta in realtà aumentata. Entrambi gli strumenti aumentano la precisione dell’atto chirurgico.
La precisione è un must di qualsiasi intervento chirurgico, ma in alcuni casi più che in altri può fare la differenza tra il successo e l’insuccesso: è così nella chirurgia spinale, nella quale le viti peduncolari devono essere inserite nelle vertebre in punti ben precisi per stabilizzare la colonna, senza rischiare di ledere qualche radice nervosa.
Grazie alla tecnologia, oggi il chirurgo spinale può contare su vari tipi di aiuti, come i robot operatori e la realtà aumentata. Di recente Spine ha pubblicato un articolo che mette a confronto i due metodi. Gli autori sono ricercatori del Hospital for Special Surgery (HHS) di New York. Principal investigator è il chirurgo spinale Darren R. Lebl.
Alcuni dettagli dello studio
I pazienti coinvolti sono stati 212, per un totale di 1.211 viti peduncolate, 827 posizionate con il supporto di un robot chirurgico e le restanti con la realtà aumentata. Gli interventi robot assistiti sono stati condotti dallo stesso chirurgo spinale, mentre quelli con realtà aumentata da due colleghi, tutti di provata esperienza.
Gli autori hanno, quindi, misurato la precisione dell’impianto con una scansione CT o con una fluoroscopia 3D, usando il sistema di classificazione Gertzbein-Robbins, che prevede 4 diversi gradi: A, ovvero posizionamento preciso; B, con errore di 2 millimetri; C e D. Gli autori hanno considerato come accettabili solo il grado A e B.
La valutazione, effettuata da due chirurghi indipendenti, ha rivelato che il 92,6% delle viti è stata posizionata con precisione di grado A. Nessuna differenza tra i due metodi: la chirurgia robot-assistita ha ottenuto il grado A o B per il 99,6% delle viti, mentre la realtà aumentata per il 98,7%. Numeri superiori a quelli che si ottengono con la chirurgia solo manuale. «Questo è il primo studio in letteratura a mettere a confronto direttamente la chirurgia robot-assistita con la realtà aumentata nella precisione del posizionamento delle viti», ha sottolineato Lebl.
Ricadute sulla clinica
Nel comunicato stampa rilasciato dall’ospedale newyorkese, Lebl si dice convinto che questo lavoro anticipi il futuro della chirurgia spinale: «Il nostro team al HHS sta lavorando per rendere la chirurgia spinale avanzata più sicura, meno invasiva e più precisa, riducendo, al contempo, l’esposizione alle radiazioni. A tal fine abbiamo già implementato una conferma real-time dell’accuratezza dell’impianto, che avviene direttamente in sala operatoria, così che tutto sia posizionato in modo preciso prima di riportare il paziente nella recovery room. Penso che in futuro la chirurgia in sé sarà più automatizzata e a noi spetterà decide principalmente a quale tipo di intervento sottoporre il paziente e quando».
Studio: Altorfer, Franziska C.S. MDa; Kelly, Michael J. MDa; Avrumova, Fedan MSa; Burkhard, Marco D. MDa; Zhu, Jiaqi MSc; Abel, Frederik MDb; Cammisa, Frank P. MDa; Sama, Andrew MDa; Farshad, Mazda MDd; Lebl, Darren R. MDa. Pedicle Screw Placement with Augmented Reality Versus Robotic-Assisted Surgery. Spine ():10.1097/BRS.0000000000005147, September 4, 2024
doi: 10.1097/BRS.0000000000005147