Artroplastica totale di ginocchio: ottenere il migliore allineamento

Quando si parla di artroplastica totale di ginocchio non si può evitare di parlare della complessità insita nel cercare il giusto allineamento tra le componenti protesiche e le componenti native della gamba: tale allineamento è necessario per garantire la corretta biomeccanica dell’arto inferiore e una buona funzionalità del passo.

Al momento la discussione tra specialisti è ancora aperta rispetto a quale tecnica utilizzare per raggiungere il migliore allineamento possibile. Numerosi gli studi sul tema. Uno di questi, pubblicato su Scientific Reports, mette a confronto due metodi di allineamento, uno cinematico e l’altro meccanico.

Punto di partenza, uno studio osservazionale del 2021, pubblicato su Journal of Biomechanics, nel quale si suggerisce che un allineamento cinematico porti a una miglior distribuzione della pressione plantare e a un allineamento più neutrale rispetto a un lavoro meccanico.

Indicazioni riferite allo studio

In questo nuovo lavoro il team di ricerca intende colmare alcune delle lacune presenti nello studio osservazionale citato prima, in particolare verifica l’efficacia dei due metodi di allineamento misurando la pressione plantare tanto dell’arto operato, quanto di quello nativo, per confrontarle. L’idea è che le due pressioni plantari debbano essere simili tra loro.

Sono 37 i pazienti arruolati in questo studio: 19 sottoposti a artroplastica totale di ginocchio cinematica e gli altri a artroplastica totale di ginocchio meccanica. La pressione plantare sviluppata dai pazienti dopo l’intervento di artroplastica totale di ginocchio è stata misurata con una soletta dotata di sensori di pressione durante un allenamento del passo.

Per ogni partecipanti gli autori hanno a disposizione le seguente informazioni, raccolte prima dell’intervento e a due anni dallo stesso: angolo anca-ginocchio-caviglia; angolo femorale distale laterale meccanico (mLDFA); angolo tibiale prossimale mediale meccanico (mMPTA); Oxford Knee Scores (OKS). Vediamo quali indicazioni ci fornisce il confronto tra queste informazioni.

L’allineamento cinematico è superiore a quello meccanico

Il risultato più interessante di questo studio è che l’allineamento cinematico consente di ottenere una pressione plantare nell’arto operato molto più vicina a quella del piede nativo rispetto all’allineamento meccanico. E ciò tanto a livello dell’avampiede che del retropiede.

Inoltre, l’allineamento cinematico porta anche a un OKS migliore a un anno dall’intervento, così come a un mMPTA e un HKA in media inferiori, rispetto al metodo meccanico. Secondo gli autori, questi risultati sono legati probabilmente alla filosofia dell’allineamento cinematico, che punta a replicare il ginocchio nativo del paziente, preservando la linea naturale dell’articolazione e la tensione dei legamenti.

In questo modo, il metodo cinematico potrebbe favorire una meccanica del passo più fisiologico e funzionale. Lo studio è stato condotto in Cina da ricercatori di diverse Università e ospedali, tra i quali lo Shengli Clinical college della Fujian Medical University, l’Ospedale Provinciale affiliato alla Fuzhou University, l’ospedale provinciale Fujian.

Lo studio: Wang G, Zhang Y, Chen L, Yu G, Luo F, Xu J. Modified kinematic alignment better restores plantar pressure distribution than mechanical alignment in total knee arthroplasty: a randomized controlled trial. Sci Rep. 2024 Nov 13;14(1):27775. doi: 10.1038/s41598-024-79566-x. PMID: 39537957; PMCID: PMC11561252

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