Un team del Dipartimento di Chirurgia Ortopedica del Centro Medico dell’Università Rush di Chicago ha valutato l’effetto della musica sul recupero del passo in pazienti caratterizzati da anomalie del cammino dovute ad artrosi, per esempio, ma anche a esiti di frattura e instabilità articolare.

I ricercatori partono dalla riflessione che allenare il passo per ricostituirne un pattern corretto necessita quasi sempre della presenza di un professionista, limitando il setting riabilitativo al solo ambulatorio.

In un contesto storico in cui le necessità riabilitative aumentano, mentre le risorse umane ed economiche diminuiscono, diventa interessante individuare strade che permettano un allenamento autonomo a questi pazienti. Il team propone l’introduzione di un feedback uditivo, in particolare musicale. Vediamo perché.

I vantaggi del feedback uditivo

Rispetto al più utilizzato feedback visivo, quello uditivo non contrasta con il movimento del corpo né tantomeno con il focus visivo del paziente, essendo quindi adatto a un maggior numero di situazioni.

Avendo come componente base il ritmo, la musica è probabilmente la forma di feedback uditivo migliore da utilizzare in questo ambito, perché può facilmente supportare l’allenamento al passo dei pazienti.

Inoltre, la musica potrebbe anche favorire l’integrazione del sistema sensoriale propriocettivo del paziente, migliorandone la resistenza e favorendo un nuovo apprendimento motorio. Per verificare l’utilità di una “musification” della riabilitazione, gli autori hanno lavorato con 20 soggetti sani.

La musica stabilizza il centro di pressione

I partecipanti allo studio hanno effettuato un test del cammino indossando plantari sensibili alla pressione e con la sola indicazione di adeguarsi al ritmo della musica. Il test è stato diviso in quattro fasi. Un riscaldamento da 10 minuti accompagnato lungo un sentiero a forma di 8, necessario per archiviare qualche informazione sul centro di pressione, seguito da una fase di cammino in linea senza feedback musicale, durante il qualche è stata effettuata una analisi del passo dettagliata per ogni partecipante. Segue quindi una nuova fase da 10 minuti di cammino in forma di 8, con un feedback musicale, seguita da una nuova fase di cammino lineare stavolta con feedback musicale, durante il quale effettuare una seconda analisi del passo.

Per tutta la durata del feedback uditivo, la musica viene selezionata in base al centro di pressione del passo: quando questo supera una certa soglia, la playlist predeterminata fa partire un ritmo più tranquillo.

Confrontando i risultati dell’analisi del passo con o senza feedback musicale, gli autori osservano che la musica favorisce una medializzazione del centro di pressione, senza alterazioni nella cadenza e nella velocità del passo.

Inoltre, una volta appreso questo schema motorio, viene mantenuto anche senza musica. Lo studio suggerisce quindi che la musica possa essere il supporto adatto per spostare la riabilitazione del passo al domicilio del paziente, con un controllo da remoto da parte dei professionisti della riabilitazione, come già accade per altre problematiche ortopediche.

Fonte: Cedin L, Knowlton C, Wimmer MA. Exploring Musical Feedback for Gait Retraining: A Novel Approach to Orthopedic Rehabilitation. Healthcare (Basel). 2025 Jan 14;13(2):144. doi: 10.3390/healthcare13020144. PMID: 39857172; PMCID: PMC11764814.