Cinque criteri, in parte basati su esiti radiografici, per una classificazione con sensibilità simile a quella dell’American College of Rheumatology, ma capace di discriminare anche l’artrosi alla base del pollice.
In Italia almeno 4 milioni di persone, per lo più anziane, soffrono di artrosi di mano, patologia degenerativa che interessa le articolazioni della mano, a partire da quelle tra falangina e falangetta. Di recente EULAR, organizzazione che riunisce le società scientifiche in reumatologia europee, ha elaborato una nuova classificazione per l’artrosi di mano, pubblicandola su Annals of Rheumatic Desease. La definizione di criteri di classificazione è necessaria per poter idealmente riunire in gruppi omogenei i pazienti affetti da malattia, così da poterli studiare al meglio e magari individuare delle terapie efficaci.
Gli autori della classificazione si sono concentrati sull’artrosi di mano generale, sull’artrosi delle interfalangi distali e prossimali e su quella che colpisce l’articolazione alla base del pollice. 3 le fasi del processo di definizione: le prime 2 sono già state oggetto di pubblicazioni. Nella fase 1 si sono identificati criteri per distinguere tra pazienti con artrosi di mano e pazienti con problematiche alla mano ma non associate all’artrosi.
Nella fase 2, invece, ci si è concentrati solo sull’artrosi di mano, valutando i diversi criteri individuati nella fase 1, capendo quali tenere e quali abbandonare, per poi passare anche a una fase di validazione. In questo nuovo studio, incentrato sulla fase 3 del processo, si perfeziona il sistema di punteggio sviluppato in precedenza e s’identifica il cut-off ottimale per la classificazione di malattia. Vengono, inoltre, testate specificità e sensibilità del sistema proposto. Vediamo i criteri proposti.
Cinque criteri per una classificazione più semplice
Gli autori hanno identificato 5 aree di indagine per la classificazione, ovvero: età del soggetto; durata della rigidità mattutina e dolore, calcolato nelle 6 settimane precedenti; numero di articolazioni con osteofiti; numero di articolazioni con restringimento dello spazio articolare; concordanza tra sintomi e struttura. Per poter utilizzare questi criteri è necessario avere a disposizione delle radiografie della mano.
Per ognuno di questi criteri sono stati definiti dei punteggi. Per esempio, se consideriamo l’età, si dà punteggio 0 a chi ha meno di 45 anni, punteggio 1 a chi ha tra i 45 e i 54 anni, punteggio 2 a chi ha tra i 55 e i 64 anni e, infine, punteggio 3 a chi ha più di 65 anni. Per quanto riguarda i cut-off, gli esperti hanno stabilito un punteggio di 9/15 per l’artrosi di mano generica e di 8/15 per quella più specifica, tra falangi e alla base del pollice.
Il set di criteri è stato valutato con 2 studi di validazione in coorti esterne: una coorte tedesca, presa dallo studio HOSTAS (doi:10.3899/jrheum.17020) e una norvegese, presa dallo studio MUST (doi:10.1186/1471-2474-14-201). In entrambi i casi, si è effettuato un confronto tra i criteri EULAR e quelli dell’American College of Rheumatology (ACR).
Esiti del processo di validazione
In generale, la sensibilità dei criteri EULAR si aggira tra il 57% e il 74% per l’artrosi generale, e tra il 66% e il 78% per quella tra le falangi e alla base del pollice. Questa sensibilità, si legge nello studio, è molto vicina a quella data dai criteri ACR.
Gli autori tengono, però, a precisare che il nuovo sistema di classificazione porterebbe vantaggi agli studi clinici e in quelli osservazionali: questi permettono infatti di individuare l’artrosi alla base del pollice, poco coperta dai criteri ACR.
Inoltre, basandosi su esiti radiografici e non solo su segni clinici, la classificazione potrebbe essere più affidabile, il che è un vantaggio quando stai conducendo uno studio clinico. Al momento tutto il processo è stato condotto su studi già esistenti. Sarebbe utile verificare l’efficacia della classificazione su una coorte differente e con una randomizzazione tra pazienti affetti e non da artrosi di mano.
Lo studio: Haugen IK, Felson DT, Abhishek A, Berenbaum F, Bierma-Zeinstra S, Dziedzic KS, Edwards JJ, Englund M, Hermann-Eriksen M, Herrero-Beaumont G, Hill C, Ishimori ML, Jonsson H, Karjalainen T, Leung YY, Maheu E, Mallen CD, Marshall M, Moe RH, Ramonda R, Ritschl V, Ritt MJ, Stamm TA, Szekanecz Z, van der Giesen F, van de Stadt LA, van der Meulen C, Wittoek R, Greibrokk E, Laheij H, Kloppenburg M. 2023 EULAR classification criteria for hand osteoarthritis. Ann Rheum Dis. 2024 May 31:ard-2023-225073. doi: 10.1136/ard-2023-225073. Epub ahead of print. PMID: 38821712