La spalla, come la caviglia, è un’articolazione che risente molto di una immobilizzazione, sviluppando precocemente rigidità articolare. Anche per questa ragione, di solito il protocollo post-chirurgico di un intervento di riparazione della cuffia dei rotatori prevede l’inizio della riabilitazione subito il giorno successivo alla sala operatoria. In questo modo si è visto che l’articolazione non diventa rigida e mantiene il proprio range of motion.

Inoltre, la riabilitazione precoce riduce anche il rischio di infiltrazione grassa nel muscolo e di atrofia muscolare. In alcuni casi, tuttavia, si preferisce proteggere la riparazione effettuata con un tutore che immobilizza la spalla in abduzione di 30°, così da favorire la riparazione del tendine e dell’osso.

Una recente revisione cinese verifica quale sia l’approccio più efficace. Pubblicata su BMC Musculoskeletal Disorders, la revisione è stata condotta dall’ospedale affiliato al Medical College di Shenyang.

Caratteristiche della revisione

I ricercatori hanno cercato articoli pertinenti al lavoro in database cinesi e inglesi, partendo dal novembre 2015 per arrivare al 2024. La scelta si è rivolta a studi randomizzati controllati, in cui l’uso di una riabilitazione precoce viene confrontata con la scelta di prescrivere un tutore che blocchi l’articolazione.

In tutto gli studi inclusi nella revisione sono 11, tutti con una buona qualità secondo lo strumento di valutazione del rischio dalla Cochrane Collaboration, per un totale di 1216 pazienti, tra i quali 626 hanno completato la riabilitazione precoce. I restanti 590 sono stati usati come controllo.

Gli outcome presi in considerazione per valutare la qualità dei due interventi sono la scala analogica per il dolore, la funzionalità e il range of motion articolare e le complicazioni post-operatorie, in particolare la rigidità articolare e la comparsa di una nuova lesione.

I vantaggi della riabilitazione precoce

La conclusione cui porta la revisione è che la riabilitazione precoce comporta molti vantaggi, soprattutto in termini di funzionalità e flessibilità, rispetto all’immobilizzazione con tutore.

Più nel dettaglio, gli autori hanno osservato un miglioramento del range of motion articolare, della flessione e nell’abduzione della spalla nei pazienti che iniziano a mobilizzare l’articolazione da subito.

La differenza media ponderata del miglioramento del range of motion a 6 mesi dall’intervento è di 2,28. La mobilizzazione precoce, inoltre, riduce il rischio di sviluppare rigidità articolare.

Gli autori non hanno invece trovato vantaggi per quanto riguarda il dolore e la velocità di guarigione dei tessuti. Secondo il team, comunque, servono ulteriori studi per poter migliorare le linee guida cliniche.

Studio: Hao, B., Li, H. & Liang, A. Effects of early exercise and immobilization after arthroscopic rotator cuff repair surgery: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. BMC Musculoskelet Disord 26, 254 (2025). https://doi.org/10.1186/s12891-025-08500-7

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